FRAGMENTA si ispira ai princìpi generali di correttezza, lealtà e onestà, così come declinati dalla comunità scientifica e accademica internazionale, tra i quali:
la puntuale citazione delle fonti;
la precisa attribuzione dei contributi altrui;
l’utilizzo di materiali di cui si ha piena paternità o regolare autorizzazione alla pubblicazione;
la disponibilità a una revisione del proprio lavoro;
il rispetto dei tempi e delle regole concordate.
La rivista promuove l’adozione di un processo di valutazione dei contributi ispirato all’obiettività, all’indipendenza e all’autorevolezza, al fine di selezionare i saggi inviati unicamente in base alla qualità dei contenuti, alla loro scientificità, originalità e chiarezza espositiva. Tale processo è stato identificato nella revisione paritaria a doppio cieco, double blind peer review. Secondo questa procedura, un contributo viene sottoposto alla valutazione di due revisori, scelti dagli organi editoriali tra gli studiosi con competenza nel tema del saggio in esame. I revisori forniscono un loro parere sulla ricerca compilando una scheda di valutazione sintetica divisa in due parti: un commento destinato alla sola redazione e un commento da riportare all’autore. In questo caso la peer review si definisce double blind, a doppio cieco, perché il revisore non conosce il nome dell’autore dello studio che deve valutare e l’autore non conosce il nome del revisore che ha valutato il suo studio.
La rivista tutela l’integrità dei dati pubblicati, si impegna a non modificare i testi presentati dagli autori senza il loro consenso e a dare pubblicazione delle eventuali correzioni e ritrattazioni che si rendano necessarie. La rivista distingue tra interventi editoriali, ossia contributi soggetti a peer review e recensioni o segnalazioni.
La rivista ha carattere divulgativo e richiede quindi a tutti gli autori di adeguare lo stile e l’impianto dell’articolo alla maggior chiarezza espositiva e alla massima completezza che siano possibili, senza pregiudicare lo sviluppo del discorso. La rivista vuole essere un’occasione di incontro per studiosi e appassionati ma anche un invito all’approfondimento per tutti.
Agli autori si richiede di orientare tutto l’articolo alla massima comprensibilità, non solo il testo ma anche l’apparato di note, le citazioni (se in lingua straniera o antica, devono sempre essere accompagnate dalla traduzione italiana), la bibliografia, ecc.
La rivista mantiene fermo il ruolo fondamentale della redazione nella selezione finale dei contributi, nella gestione del processo di peer review (con particolare riguardo alla protezione dell’identità dei soggetti coinvolti) e nella risoluzione di eventuali conflitti di interesse. Secondo questa impostazione, la decisione finale di pubblicare o meno un contributo rimane prerogativa del Comitato di Redazione, indipendentemente dall’esito del processo di peer review, che non è mai vincolante, e dopo aver consultato il Comitato scientifico.
Gli organi editoriali possono decidere di non avviare un articolo al processo di peer review, se lo giudicano non conforme alla linea editoriale.
Gli ambiti di studio della rivista sono compresi nel territorio corrispondente alla provincia di Treviso, o fanno ad essa riferimento.
Gli ambiti tematici sono: storia dell’arte, architettura, archeologia, restauro e economia dei beni culturali.